Sto con Carolyn.
Tutti i giorni fior fior di professionisti Italiani, laureati, specializzati post laurea, ex ricercatori Universitari e appassionati del loro settore, debbono lavorare con chi NON NE HA MAI IDEA e parla o fa polemica e hanno lo stesso identico lavoro e una carriera garantita in quel settore. Ogni volta che un professionista parla di cose tecniche c'e' oggettivita' e tutti possono crescere e erudirsi in quel settore, ma molti sono assunti per altri motivi e per altri fini. Il paradosso dell'ex spogliarellista manager dei sismologi precari in diversa misura e in diversi contesti e' presente nel mondo del lavoro ove si vuole sistematicamente prevaricare il professionista che cerca di fare con onesta' il lavoro per cui si e' preparato e per cui ha una passione reale. Si portano avanti con metodi nel migliore dei casi maneggioni i peggiori graditi e si reprime il merito e la preparazione sistematicamente facendo prevalere logiche sempre altre a scapito dei tecnici invisi dal sistema, perche' hanno un potere, sanno fare il loro lavoro, gravissimo.
Non si perdona al tecnico manco che voleva fare quello nella vita. Non si perdona manco che continua ad aggiornarsi che continua a crederci nonostante le schifezze che riceve.
Pero' l'Italia va avanti solo quando il professionista non abbassa la schiena e non si uniforma al peggio. Il vaccino non lo può fare il raccomandato, quello che paga per lavorare, l'appartenente alle categorie protette perché invalido civile, l'extracomunitario etc ... a volte serve la persona giusta al posto giusto e che non abbassa la schiena ma va dietro a un sogno suo che poi diventa il sogno di molti. L'auto elettrica non la progetta il figlio di papa', l'amante del boss, il nipote di, quello che si deve sposare quindi gli spetta ...
Il vaccini se arrivano dall'America nel migliore dei casi arrivano l'anno dopo, se li facevamo in Europa arrivano un anno prima. Il motore elettrico se lo facciamo in Italia potremo competere sul mercato di domani. Per fare questo bisogna in ogni settore concedere almeno pari dignità al tecnico.
La meritocrazia altrove esiste , i tecnici la rappresentano , hanno investito la loro giovinezza per essere i professionisti che sono in ogni settore e pagano il prezzo più alto sempre perche' a loro si chiede il goal sempre anche quando non arriva un pallone decente ... e il mondo cambia se ciascuno cambia il suo micro-mondo.
Nel grido di Carolyn e nella difesa della sua professionalità ho visto qualcosa di bellissimo, un Italia capace e silenziosa che non ci sta e a cui tanti dovrebbero dire solo grazie.
Carolyn e' un bellissimo esempio di resilienza e di professionalità e di passione reale per qualcosa, una leonessa che ci piace molto, come tutti quelli che stanno cambiando l'Italia tutti i giorni dicendo no grazie alla strada sbagliata, facile, maneggiona e ricordando con orgoglio chi sono e perché sono li e non altrove.
In Italia le polemiche come gli scioperi come non volersi vaccinare, sono posizione legittime, tollerabili ma che non necessariamente dobbiamo perseguire in modalità Maneskin "zitti e buoni" , sono il più delle volte posizioni che ci fanno perdere di competitività, che ci qualificano come paese al nord dell'Africa più che a sud dell'Europa , fino all'immobilismo, la paralisi.
Noto con rammarico anche che la DIVERSITA in Italia non e' DIVERSA ma molto conformata, può essere sessuale, del colore della pelle e tutti ci dobbiamo indignare, ma non ci può essere la diversità di non essere dei maneggioni , li ci dobbiamo conformare tutti. Li nessuno si indigna. Li non deve esistere più di una posizione, o un posizione altra. Li c'è il regime, abbassa la schiena.
Questa difesa della DIVERSITA solo in alcune categorie e perfetto CONFORMISMO al peggio in altre e' il male che molti professionsti in Italia fronteggiano tutti i giorni con le loro carriere, con le pressioni che ricevono , con le minacce che debbono fronteggiare con l'orgoglio di chi per se vuole altro e sta cambiano il mondo e vuole pure infettare gli altri a pensarla cosi anche in questo paese.
Quella trasmissione , molto bella, come la sua conduttrice che porta con il sorriso ogni anno innovazione e coraggio nei nostri salotti, e' molto di più di un gara di ballo e non a caso e' presidiata da politici o ex politici e in tale assise il tecnico come altrove in Italia, va difeso e non trascinato nelle solite polemiche trite e ritrite.
Brava Carolyn non balli da sola e fai sentire la tua voce sempre!